Un inedito profilo emerge dalle parole di Vittorio Feltri sulle sue abitudini a tavola: l’obiettivo è puntare a superare il tetto dei cento anni
Un Vittorio Feltri che non ti aspetti è quello che emerge dal quadro che si potrebbe dipingere partendo dalle ultime dichiarazioni rilasciate dall’ex direttore di Libero in merito al mondo del food e alle sue abitudini alimentari.

Come lo immaginereste voi l’81enne giornalista? Tanti i modi per farlo, anche inaspettati. Quella che non perde però è la sua conclamata antimeridionalità che sfoggia anche nei confronti della cucina.
L’antimeridionalità di Feltri emerge anche a tavola
Un vittorio Feltri vegetariano e anche animalista quello che emerge dall’intervista che il giornalista ha rilasciato al Corriere della Sera, attento a mangiare poco per vivere a lungo.
Una cosa la vuole subito puntualizzare però, prima di parlare delle sue abitudini a tavola: anti Meridione anche in fatto di cucina. “Mai nessuno ha scritto un libro sulla cucina del Nord: si parla solo di Puglia, Sicilia, Napoli. Ma anche qui c’è una cucina di livello da raccontare: giusto restituirle dignità” ha puntualizzato il bergamasco.

Per lui alcuni dei piatti tipici della nostra Italia come la pizza e gli spaghetti sono “tutte schifezze”, il piatto ideale della cucina italiana sono per Feltri i pizzoccheri: “Sono molto buoni – ha chiarito – Da bergamasco li ho scoperti quando il Corriere mi mandò da inviato a seguire l’alluvione in Valtellina”.
Vivere bene e a lungo: a cosa punta il giornalista
Mangiare poco, evitando pesce e carne. È questo il mantra di Vittorio Feltri per vivere bene e a lungo. Il suo obiettivo, infatti, è quello di spegnere più di 100 candeline.
“Ho scoperto che tutti i centenari mangiano poco – ha detto al Corriere della Sera – Chi vive a lungo mangia solo una o due uova al giorno. Poi bevo un paio di caffè, qualche volta faccio l’aperitivo”.
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L’aperitivo, dunque, come unica “concessione” che l’ex direttore di Libero si concede in fatto di tavola e vizi, lui che di per sé si definisce “inappetente”, scegliendo solo cose semplici e frugali per il suo sostentamento.
La dieta di Feltri: 2 uova e latte
“Un uovo a mezzogiorno e uno la sera: lo metto in un bicchiere, verso il Marsala, con una forchettina giro, infine bevo” questo il vero segreto di longevità di Vittorio Feltri che, come ha rivelato, segue la linea vegetariana anche se lui non si definisce tale.
“Poi un bicchiere di latte, a pranzo e a cena. Non mangio altro, né carne né pesce”. Il pesce non lo mangia in quanto vive in mare dove finiscono tutti i bisogni di 8 miliardi di persone che abitano la terra.
Il no alla carne, invece, arriva per proteggere gli animali. “Non mi va di ammazzare gli animali. Io li amo tutti. Anche i topi. Ne ho persino allevato uno piccolino in casa anni fa, quando lavoravo al Corriere”.
I pranzi con Alberto Stasi
Un Vittorio Feltri che, insomma, ha stupito proprio tutti rivelandosi per la prima volta sul fronte del cibo e delle scelte culinarie, povere, semplici e che forse nessuno avrebbe mai immaginato. E così per non tralasciare nulla ha anche parlato delle sue abitudini a ristorante, “forma conviviale che non tramonterà mai”.
Il giornalista ha rivelato che i suoi appuntamenti vengono organizzati sempre al ristorante. “Per esempio, Alberto Stasi, quello che è considerato l’assassino di Chiara Poggi e non lo è, un paio di volte al mese lo porto a “Il Baretto” di Milano”.