Piangere è liberatorio e aiuta a diminuire lo stress, ma i nostri occhi si gonfiano e si arrossano: consigli per una rapida soluzione.
Piangere o ridere sono meccanismi che il nostro corpo attiva come espressioni emozionali. Sono le opposte reazioni dell’uomo di fronte a ciò che ci tocca, ci colpisce profondamente, sia rispettivamente se in noi si innesca uno stato di dolore o di piacere. Attraverso il pianto e le lacrime l’essere umano esprime le proprie emozioni e i propri sentimenti più complessi.

Piangere è davvero liberatorio e il nostro corpo reagisce alle situazioni di stress cercando di eliminare i livelli di cortisolo proprio per ridurre la tensione, l‘ansia, il dolore, la rabbia, la frustrazione, la tristezza, il cordoglio, ma anche la commozione e la felicità. In pratica si piange quando si vive una forte emozione o un sentimento intenso.
Il pianto
Da piccoli il pianto esprime i bisogni primari come fame, sete, dolore e bisogno di accudimento. Per il neonato è la prima forma di comunicazione e nei bambini il pianto svolge una funzione fondamentale che è quella di sollecitare l’attenzione e la cura da parte di chi deve accudirli e se le esigenze non vengono soddisfatte il pianto diventa disperato.

Per la scienza il pianto e le lacrime sono prodotti di processi neurofisiologici distinti in basali, riflessi ed emotivi. Le lacrime basali hanno infatti la funzione di mantenere umido l’occhio, quelle riflesse derivano da sollecitazioni irritanti, mentre le ultime vengono correlate a stati d’animo affettivi. Secondo alcuni la composizione chimica delle lacrime varia a seconda che ci sia un coinvolgimento emotivo o meno.
Il pianto in filosofia, vedi Socrate, veniva considerato catartico, in grado cioè di liberare e scaricare umori interni che altrimenti avrebbero contaminato l’organismo e da qui si è arrivato alla concezione moderna di pianto liberatorio. In effetti le lacrime vanno accolte perché permettono in sintesi di veicolare emozioni troppo intense e dolorose.
Come fare per non far vedere che hai pianto?
Di fatto però una volta che abbiamo pianto, magari a dirotto, il risultato saranno occhi gonfi ed arrossati, perché si induce la ritenzione di liquidi nei tessuti intorno agli occhi, dilatando anche i vasi presenti. Inoltre le lacrime contengono sale che acuisce l’arrossamento della parte e attira l’acqua nei tessuti circostanti.

Usare impacchi freddi dopo aver pianto è molto utile per restringere i vasi e lenire la pelle arrossata, e si possono usare fette di cetriolo o di patate per un risultato ottimale. Massaggiare picchiettando leggermente delicatamente la parte gonfia aiuta a drenare i liquidi accumulati. Risciacquare gli occhi con acqua fredda naturalmente è il rimedio più immediato ed efficace.
Se abbiamo un pò di tempo possiamo applicare creme idratanti con caffeina che è un vaso costrittore naturale e rende subito gli occhi meno gonfi. Anche l’uso di un buon collirio può aiutare a riavere gli occhi meno rossi ed irritati, riequilibrando l’idratazione interna.
Altri trucchi per alleviare il gonfiore
Sdraiarsi dopo un bel pianto con la testa leggermente sollevata consente di prevenire l’accumulo di liquidi in eccesso intorno agli occhi e soprattutto evitare di strofinare insistentemente la parte. Meglio tamponare delicatamente gli occhi senza sfregare eccessivamente con un fazzoletto morbido.