In arrivo un’imponente nube di sabbia che colpirà l’Italia; quando arriverà e cosa bisognerà aspettarsi nei prossimi giorni.
Ancora una volta dalle previsioni metereologiche non provengono delle buone notizie. Anzi, eventi incredibili che invitano pertanto alla massima allerta. Dopo questo continuo rimpallo di temperature che aumentano e diminuiscono ad una velocità allarmante creando disagi, una nuova perturbazione interesserà l’Italia ma non agirà sola; nuove insidie offuscheranno i cieli d’Italia nelle prossime ore. Trattasi nello specifico della sabbia del deserto del Sahara che tornerà a fare visita alla penisola.

Un mix tra pulviscolo e maltempo farà sì che la sabbia sahariana arriverà su molte regioni italiane, in particolare nel weekend 22-23 marzo. Diverse sono le regioni colpite, a dire il vero una grossa parte della penisola sarà coinvolta in questa nuova perturbazione atlantica che si incrocerà per l’appunto con questa grossa nube.
Nube di sabbia in arrivo in Italia: le regioni coinvolte
Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria, oltre la Toscana, insomma il nord-ovest sarà la zona particolarmente colpita dove le piogge quindi si uniranno alle polveri del deserto. Peraltro alcune regioni, come infatti la Toscana si trova in allerta gialla per le condizioni meteorologiche. Il picco del mix tra sabbia e precipitazioni si avrà anche in Veneto, Trentino, Friuli Venezia Giulia per quanto riguarda il nord.

La nube non si ferma e scenderà anche verso il centro; Lazio e Sardegna saranno le regioni della zona particolarmente interessate nel pomeriggio. Nella giornata di domenica la concentrazione di sabbia aumenterà in Lazio, Umbria, Abruzzo, Marche e Molise. La nube giunge anche al sud e sulla Sicilia. Il pulviscolo è pericoloso perché a parte che unita alla pioggia creerà degli impasti, depositi simili al fango, è nocivo per la salute.
Le particelle sahariane infatti ossono provocare dei problemi respiratori con sintomi tipici di asma, bronchite, rinite allergica con rischi soprattutto per bambini, anziani e persone affette da patologie cardiache o respiratorie. Per questo motivo le autorità sanitarie consigliano di limitare l’esposizione fuori a tutti ma in particolare ai soggetti vulnerabili, con l’invito a proteggersi da questa eventuale presenza di sabbia adottando le dovute precauzioni.
Una minaccia costante
Le tempeste di sabbia sahariana sono veramente pericolose e non è la prima volta che approdano in Italia. Ogni anno il deserto solleva milioni di tonnellate di polvere che si espandono fino a diverse migliaia di chilometri di distanza. Un fenomeno che gli esperti dicono abbia effetti positivi perché comunque contribuisce alla fertilità del suolo a causa dell’elevato contenuto di fosforo presente nella sabbia. Ma è negativo perché incide sulla qualità dell’aria, la visibilità, e sulle vie respiratorie. Inoltre la sabbia accelera lo scioglimento dei ghiacciai alpini favorendone la fusione.